In Islanda, un fenomeno naturale di proporzioni impressionanti sta attirando l’attenzione di tutto il mondo e sta mettendo in seria difficoltà tutta la popolazione.
Le immagini che giungono dall’area circostante Grindavík sono a dir poco sorprendenti: una strada principale è stata completamente “mangiata” dalla lava, per la quinta volta in soli diciotto mesi. Questo evento catastrofico segue l’eruzione di un vulcano che ha visto riversare enormi quantità di lava incandescente sulle vie di comunicazione vitale per la cittadina.
La strada Grindavikurvegur, arteria principale per raggiungere Grindavík, è stata chiusa a seguito dell’avanzata della colata lavica. I video e le fotografie condivisi sui social media da Vilhelm Gunnarsson, fotografo islandese, mostrano scene apocalittiche: la lava incandescente si muove lentamente ma inesorabilmente lungo il suo corso. Secondo quanto riportato dall’Ufficio Meteorologico Islandese (IMO), questo disastro rappresenta l’ennesima conferma della potenza distruttiva delle eruzioni che hanno caratterizzato l’ultimo anno e mezzo.
Le impressionanti conseguenze dell’eruzione
Meline Payet-Clerc, vulcanologa presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università dell’Islanda, fornisce ulteriori dettagli sul comportamento della colata lavica: “Queste colate avanzano lentamente… Collassano su se stesse e avanzano in quel modo”. Anche se esternamente possono sembrare solidificate e nere, al loro interno sono ancora liquide e roventi. La stessa strada era già stata sommersa dalla lava nei mesi precedenti, ma era stata ripristinata ogni volta prima di essere nuovamente invasa.
Nonostante gli sforzi compiuti con la costruzione di barriere difensive intorno alla città per proteggerla dalle eruzioni successive, Grindavík si è trovata nuovamente sotto minaccia. La cittadina ha dovuto affrontare blackout temporanei e interruzioni nel servizio idrico; tuttavia, grazie alle misure preventive adottate finora non si sono registrati danni irreparabili alle infrastrutture essenziali come le tubature dell’acqua.
Nonostante l’imminente pericolo rappresentato dalle continue eruzioni vulcaniche e dall’avanzamento delle colate laviche verso la città, gli abitanti dimostrano una notevole resilienza. Circa 3.800 persone vivono a Grindavík; molti sono stati evacuati preventivamente a dicembre quando le prime avvisaglie delle eruzioni divennero evidenti. Alcuni residenti, però, hanno scelto di rimanere nonostante le raccomandazioni delle autorità locali ed internazionali che invitano alla massima prudenza.
Questa serie incessante di eventi mette in evidenza sia la potenza indomabile della natura sia lo spirito indomito degli islandesi che continuano a far fronte alle sfide poste dal loro ambiente con coraggio e determinazione.
