ECONOMIA

Bonus casa: le 21 trappole che stanno mettendo nei guai le famiglie, allarme dei CAF

Hai intenzione di richiedere il bonus casa? C’è qualcosa che dovresti sapere prima di farlo: è molto importante.

Al giorno d’oggi si cerca di ristrutturare la casa al meglio delle proprie possibilità. Gli interventi edili possono costare un occhio della testa, ecco perché bisogna controllare le detrazioni fiscali disponibili. Potrebbero esserci di aiuto in questo contesto, soprattutto se le spese non saranno affatto poche. E tra i sussidi migliori a cui rivolgersi non manca di certo il Superbonus, che ormai è la soluzione più gettonata fra tutte.

Bonus casa: attento a queste trappole o saranno guai – Cantolibre.it

Ha i suoi pro e contro come in tanti altri sostegni economici, ma non è detto che sia una cattiva idea richiederlo. Però c’è solo un problema che riguarda questa possibilità, nonostante non sia così tanto conosciuta in questo caso. Continua a leggere per scoprire quali potrebbero essere le trappole del Superbonus: nessuno potrebbe mai crederci.

Superbonus, perché si devono consegnare 21 documenti: è una trappola?

Il problema più grande è la documentazione necessaria per richiederlo. Di base le procedure fiscali non richiedono troppi elementi, in quanto si cerca di attivare i sussidi in breve tempo. Ma il Superbonus richiede ben 21 documenti, un numero molto più alto del solito. Inizialmente può sembrare una cifra spropositata e che è indice di un grande impegno, però c’è una ragione molto valida dietro. Specie se si considera che, in passato, le banche chiedevano almeno 30 documenti in più.

Dovrai presentare molti documenti per usare il bonus casa – Cantolibre.it

Quali sono i documenti da consegnare? Queste “trappole“, anche se di fatto non lo sono, riguardano più che altro le comunicazioni di inizio lavoro e le segnalazioni certificate. Anche i permessi di costruzione, che non possono mancare ovviamente, devono essere allegati alla domanda. Ad occuparsi di questi avvisi è proprio un professionista abilitato, così che possa accertarsi che vada tutto per il meglio. Un altro documento è quello del bonifico parlante (la ricevuta).

Inoltre, se il cantiere edile è molto grande, servirà pure la comunicazione all’Asl e la certificazione Soa, cioè i Servizi Organizzativi Aziendali. Non mancheranno le indicazioni per le imprese subappaltati, indispensabile se si tratta di lavori con un importo superiore a 516.000 euro. I documenti, quindi, possono essere tanti in base ai contesti in pratica. Chiedere una mano ad un esperto potrebbe facilitare la loro consegna, in quanto ci eviterà di cercare e firmare documenti superflui.

Sebastiano Spinelli

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