Il dibattito sulla sicurezza nella guida con calzature non convenzionali, come i tacchi alti, è sempre stato acceso.
Il Codice della Strada italiano non impone divieti specifici sull’uso di tali calzature alla guida. E’ essenziale, però, mantenere il pieno controllo del veicolo in ogni momento.
Ciò significa che, anche se legalmente permesso, guidare con i tacchi può non essere l’opzione più sicura per tutti. Alcuni conducenti possono trovare difficile gestire le pedaliere adeguatamente a causa dell’altezza e della forma dei tacchi.
Guidare con altri tipi di calzature
La questione si estende oltre i tacchi alti, toccando altre tipologie di calzature come ciabatte da mare, infradito e persino la guida a piedi nudi. Anche in questi casi, il Codice della Strada italiano non stabilisce divieti espliciti. La normativa vigente lascia al conducente la responsabilità di assicurarsi che qualsiasi tipo di calzatura indossata non comprometta la capacità di controllare il veicolo in modo sicuro ed efficace. Questo include la capacità di eseguire tutte le manovre necessarie senza ostacoli o ritardi.
Un aspetto spesso sottovalutato riguarda l’impatto che la scelta delle calzature può avere in caso di incidente stradale. Se durante un sinistro viene determinato che l’inadeguatezza delle calzature del conducente ha avuto un ruolo nell’accaduto, ciò potrebbe influenzare la copertura assicurativa del danno. In alcuni casi, l’assicurazione potrebbe ridurre o negare il risarcimento basandosi sulla negligenza del conducente nel garantire condizioni ottimali per una guida sicura.
Mentre il Codice della Strada italiano offre una certa flessibilità nella scelta delle calzature alla guida, è fondamentale considerare attentamente gli aspetti legati alla sicurezza personale e altrui. La decisione su quale tipo di scarpe indossare quando si è al volante dovrebbe sempre privilegiare quelle opzioni che garantiscono il massimo controllo del veicolo e minimizzano i rischi durante la guida.
