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Impenna sempre più il prezzo della benzina, oltre i 2 euro a litro

Quando si parla di prezzo del carburante, sembra che non ci sia mai un momento di pausa. La situazione è estremamente volatile e, guardando alle tendenze degli ultimi anni, le prospettive per i consumatori appaiono tutt’altro che rosee.

Attualmente, anche quando si registra una leggera diminuzione dei prezzi, questa non offre un vero sollievo a fronte degli aumenti precedenti che hanno raggiunto picchi significativi. Oggi ci troviamo nuovamente di fronte a rialzi che mettono a dura prova il budget degli automobilisti.

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Nuovi aumenti sulla benzina – Cantolibre.it

Il desiderio della premier Giorgia Meloni di combattere le accise sui carburanti sembra rimanere confinato al mondo delle idee. Il sistema fiscale attuale rimane immutato e possedere un’auto in Italia diventa sempre più un lusso non alla portata di tutti. Nonostante ciò, per molti cittadini l’auto rimane una necessità imprescindibile, soprattutto in assenza di valide alternative come lo smart working o un sistema di trasporto pubblico efficiente e competitivo.

Quanto costa fare il pieno?

Negli ultimi tempi abbiamo assistito a fluttuazioni nei prezzi dei carburanti, con lievi cali seguiti da rapidi ritorni ai livelli elevati sperimentati sin dal febbraio 2022, all’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina. Secondo quanto riportato da Staffetta Quotidiana, si è registrato un aumento nella media nazionale dei prezzi alla pompa. In particolare, compagnie come Q8 e Tamoil hanno incrementato i loro listini di qualche centesimo al litro.

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Il costo della benzina può arrivare sino a 2 euro al litro – Ansa – Cantolibre.it

Analizzando circa 18mila impianti su tutto il territorio nazionale è stato possibile delineare la seguente situazione: la benzina self service ha raggiunto 1,852 euro/litro (+1 millesimo), mentre il diesel self service si attesta a 1,717 euro/litro (+5 millesimi). Per quanto riguarda i servizi completi (servito), la benzina tocca quota 1,993 euro/litro (+1 millesimo) e il diesel 1,859 euro/litro (+5 millesimi). Anche i “carburanti alternativi” mostrano variazioni nei prezzi: gpl servito rimane stabile a 0,707 euro/litro; metano servito registra una leggera diminuzione posizionandosi a 1,325 euro/kg; infine il gnl segna 1,205 euro/kg (-1).

In autostrada la situazione è ancora più critica con prezzi decisamente superiori rispetto alle città: per esempio la benzina self service arriva fino a 1.946 euro/litro (servito fino a 2.207) mentre il gasolio self service raggiunge l’importo di 1.835 euro/litro (servito fino a 2.102).

Considerando lo scenario peggiore, ovvero fare rifornimento in autostrada con servizio completo, chi possiede una Fiat Panda potrebbe arrivare a spendere sino a circa €66 per un pieno contro i €56 medi nelle città al self service o addirittura €94 se optasse per l’autostrada sempre al self service. Questo significa che chi deve utilizzare l’auto quotidianamente per motivazioni lavorative potrebbe vedere ridursi sensibilmente lo stipendio mensile (da €224-€356 nel caso del rifornimento urbano al self-service fino ai €264-€424 se costretto ad approvvigionarsi in autostrada con servizio completo).

Guardando oltre i confini nazionali emerge chiaramente come questa crisi dei prezzi dei carburanti stia pesantemente gravando sulle finanze degli italiani rispetto ad altri Paesi europei dove le politiche energetiche e fiscali offrono condizioni più favorevoli ai consumatori.

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