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Tarda ancora ad arrivare il pieno dell’estate, vediamo cosa sta succedendo alle temperature

Il termine “goccia fredda” descrive un fenomeno atmosferico particolare, osservabile soprattutto nei mesi estivi nell’area mediterranea.

Si tratta di una sacca di aria fredda, larga qualche centinaio di chilometri, che si distacca da un’area a bassa pressione più ampia. Questo processo ricorda la formazione di una goccia d’acqua che si separa da una massa liquida più grande, da qui il nome.

In questo caso specifico, però, ciò che si isola è una bolla di aria fredda a bassa pressione. Andiamo a vedere insieme cosa accadrà in Italia nei prossimi mesi.

La goccia fredda sull’Italia e le sue conseguenze

L’estate 2024 ha visto un inizio problematico nel Nord Italia a causa dell’influenza diretta di una “goccia fredda”. Questo vortice ciclonico originatosi nel Tirreno settentrionale sta attraversando lentamente l’Italia centro-settentrionale, portando con sé temperature notevolmente più basse del normale e fenomeni meteorologici estremi. Tra questi ultimi si annoverano forti temporali in Emilia-Romagna e Veneto, con precipitazioni eccezionali che hanno causato esondazioni e frane. Anche il livello del lago di Garda ha raggiunto cifre record non viste dal 1977.

Tante precipitazioni in Italia – Cantolibre.it

La particolare “goccia fredda” che sta interessando l’Italia ha avuto origine da un’area di bassa pressione contenente aria polare estesa dall’Irlanda fino alla Corsica già dal 23 giugno. Il suo movimento verso sud-est ha comportato un netto abbassamento delle temperature e condizioni meteorologiche avverse su gran parte del Centro-Nord Italia. Mentre questa parte del paese affrontava il maltempo, il resto dell’Europa (compresa l’Italia meridionale) era sotto l’influenza dell’anticiclone africano con temperature ben oltre i 30 °C.

Il passaggio della goccia fredda sul territorio italiano ha innescato forti temporali dovuti alle turbolenze interne alla bolla d’aria fredde: questi moti verticali sono generati dall’incontro tra l’aria più fresca in quota e quella più calda vicino al suolo. L’incontro tra queste masse d’aria differentemente temperate ai bordi della bolla ha anche causato fenomeni come trombe d’aria e tornado nella provincia di Rovigo.

Le previsioni indicano che questo ciclone depressionario dovrebbe cominciare a spostarsi verso i Balcani già dalla giornata successiva all’emissione delle previsioni stesse, migliorando così le condizioni meteo sulla costa adriatica veneta fino al ritorno del bel tempo. Nonostante questa breve tregua dalle condizioni avverse, sembra improbabile per il Nord Italia vedere un ritorno stabile dell’alta pressione nelle settimane successive: è probabile quindi che le vere condizioni estive torneranno solo dalla metà di luglio in poi.

Federico Chiarenza

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