Stefano De Martino mette a tacere i rumors che lo vedevano beneficiario di raccomandazioni politiche per la sua carriera in Rai.
Durante la presentazione dei Palinsesti della Rai, l’ex ballerino di Amici ha chiarito la sua posizione riguardo alle insinuazioni che lo volevano favorito da Arianna Meloni, sorella della premier, per ottenere il posto in prima serata con “Affari Tuoi”.
Le dichiarazioni di Stefano De Martino rappresentano una ventata d’aria fresca nel dibattito sui meccanismi che regolamentano l’accesso alle opportunità nel mondo dello spettacolo italiano. Smentendo le voci su presunte raccomandazioni politiche, l’ex ballerino ribadisce l’importanza dell’impegno personale e del sostegno popolare come veri motori della propria carriera televisiva.
La verità secondo De Martino
De Martino non ha esitato a smentire categoricamente tali dicerie, affermando che se fosse stato per raccomandazioni politiche avrebbe partecipato al Festival di Sanremo ben cinque anni fa. La sua presenza in Rai risale infatti a un periodo precedente all’attuale governo, sottolineando come il suo ingresso nell’azienda sia stato merito dell’ex direttore Carlo Freccero. Queste dichiarazioni non solo ripuliscono l’immagine dell’artista da possibili ombre ma riaffermano l’importanza del merito e del talento nella costruzione delle carriere televisive.
Lontano dall’appoggiarsi a influenze esterne, Stefano De Martino attribuisce il suo successo alla vera “raccomandazione” che conta: quella del pubblico. Il conduttore ricorda come il programma “Tutto è possibile piccolo”, trasmesso su Rai2, abbia registrato numeri sempre crescenti grazie all’apprezzamento degli spettatori. Questa crescita costante testimonia come la fiducia e l’affetto del pubblico siano stati determinanti nel consolidare la sua presenza televisiva.
Le parole di De Martino durante la presentazione dei Palinsesti evidenziano un percorso professionale caratterizzato da trasparenza e dedizione al lavoro. Contrariamente alle facili etichette legate al mondo dello spettacolo italiano, dove non mancano episodi di nepotismo e favoritismi, il conduttore dimostra con fatti e risultati concreti il valore della meritocrazia.
