letto olimpiadi Parigi 2024 sostenibilità letto olimpiadi Parigi 2024 sostenibilità

Va bene la sostenibilità, ma forse così si esagera, guarda come sono fatti i letti delle olimpiadi

In un mondo sempre più attento alle tematiche ambientali, anche l’organizzazione delle Olimpiadi ha deciso di adottare soluzioni sostenibili.

Tra queste, una in particolare ha suscitato curiosità e dibattito: i letti in cartone per atleti e atlete. Andiamo a vedere insieme tutti i dettagli.

L’esperimento dei letti in cartone rappresenta un passo importante verso un futuro più verde per eventi globalmente rilevanti come le Olimpiadi. Nonostante qualche critica legata alla comodità effettiva offerta ai suoi ospiti temporanei, questa scelta dimostra un impegno concreto nell’affrontare sfide ambientali attraverso azioni pratiche e simboliche.

Sostenibilità e praticità: i letti in cartone del villaggio olimpico

Come già accaduto durante le Olimpiadi estive di Tokyo 2020, anche a Parigi gli atleti dormiranno su letti realizzati interamente in cartone. Questa scelta è stata dettata dalla volontà di ridurre l’impatto ambientale dell’evento, proponendo soluzioni facilmente smontabili e riciclabili al termine delle competizioni. La società giapponese Airweave, che produce questi particolari mobili, assicura che sono capaci di sopportare il peso fino a tre o quattro persone contemporaneamente senza problemi.

letto olimpiadi Parigi 2024 sostenibilità
I letti delle Olimpiadi potrebbero essere scomodi – Cantolibre.it

Nonostante le voci emerse già durante le Olimpiadi di Tokyo, l’utilizzo dei letti in cartone non ha nulla a che vedere con la volontà di scoraggiare rapporti sessuali tra gli atleti. Il comitato organizzatore ha chiarito che non esistono limitazioni in tal senso all’interno del villaggio olimpico. Anzi, verranno distribuiti ben 300mila preservativi agli atleti partecipanti come segno della libertà personale garantita durante l’evento.

I primi riscontri sulla comodità dei nuovi letti sono già arrivati da chi sta vivendo all’interno del villaggio olimpico. La tuffatrice italiana Chiara Pellacani li ha definiti “abbastanza comodi”, sebbene la loro apparenza possa ingannare. Questo dimostra come la funzionalità non sia stata sacrificata nell’altare della sostenibilità.

Alcuni sportivi hanno espresso pareri meno entusiasti riguardo alla durezza dei materassi forniti insieme ai letti. Tilly Kearns, pallanuotista australiana, li ha descritti come “duri come la roccia”, evidenziando come la scelta tra due diversi gradi di rigidità offerti dai materassi possa non essere sufficiente per garantire il massimo comfort a tutti gli atleti.

La decisione dell’organizzazione delle Olimpiadi di Parigi riflette una crescente consapevolezza verso tematiche ambientali nel mondo dello sport internazionale. L’iniziativa dei letti in cartone si inserisce in un contesto più ampio che vede le grandi manifestazioni sportive impegnate nella ricerca di soluzioni innovative per ridurre il proprio impatto ecologico.

Impostazioni privacy