Conosci il vero significato del termine Wi-Fi: pochissimi lo sanno e non è come pensi

Come si può vivere senza connessione Wi-Fi? E come si può non sapere cosa significhi questa sigla che ci accompagna quotidianamente?

Chi è che non ne usufruisce? In casa, sul posto di lavoro, nei luoghi pubblici, come i vari locali che frequentiamo quotidianamente. Parliamo del Wi-Fi. Una sigla che, ormai, è entrata nell’uso comune e costante, ma di cui, probabilmente, quasi nessuno conosce il significato. Ecco, invece, cosa sta a rappresentare.

La pandemia da Covid-19 ci ha insegnato, ulteriormente, quanto sia fondamentale essere connessi. In quei mesi terribili, confinati in casa, avere una buona connessione internet ci ha fatti sentire meno soli. E non solo per la possibilità di usufruire di contenuti online, ma anche per poter rimanere in contatto con i nostri amici e i nostri cari in generale.

Purtroppo, almeno in Italia, abbiamo sperimentato come tanti non fossero preparati sotto il profilo tecnico. Il digital divide tra varie zone del Paese è emerso come un problema assai serio, notato soprattutto nella didattica a distanza. E, invece, è fondamentale avere una buona connessione Wi-Fi.

In un’epoca in cui l’accesso a Internet è diventato indispensabile per lavoro e svago, è quasi impensabile trovarsi senza una connessione Wi-Fi. Ovunque ci troviamo, cerchiamo automaticamente un hotspot tanto che la scritta è diventata una presenza onnipresente nei locali pubblici e privati. Ma sappiamo davvero cosa significa “Wi-Fi“?

Cosa significa Wi-Fi? No, non potresti arrivarci per logica

Molti credono che “Wi-Fi” sia l’abbreviazione di “Wireless Fidelity“, ma si tratta di un falso storico. Anzi, potremmo dire un falso tecnologico, fin dal 1997, anno in cui questa tecnologia di comunicazione fu introdotta. Nel 1999, con l’intento di promuovere un metodo unico per le reti wireless, i leader tecnologici mondiali decisero che era necessario un nome più accessibile e memorabile.

Il nome doveva essere universale, facile da ricordare e comprensibile a livello globale, poiché sarebbe stato utilizzato ovunque: dagli uffici ai mezzi pubblici, fino ai locali commerciali. Oggi, Wi-Fi è sinonimo di connettività senza fili, e il termine è talmente radicato nel nostro linguaggio quotidiano che pochi si interrogano ancora sul suo significato.

L’incarico di trovare un nome adatto fu affidato all’azienda Interbrand, che propose “Wi-Fi“. Questo nome fu scelto perché ricordava “Hi-Fi“, l’abbreviazione di alta fedeltà, già molto nota al pubblico. Dunque non si tratta di una abbreviazione di “Wireless Fidelity“, ma, semplicemente, di una sigla che potesse diventare alla portata di tutti. Proprio come dovrebbe essere la connessione senza fili.