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Netflix cancella il piano base, ora ti restano solo due scelte: sbrigati o lo faranno loro e spenderai il doppio

Netflix ha deciso di cancellare il suo piano abbonamento più economico e sta obbligando gli utenti ad una scelta che ha fatto infuriare.

Il gigante dello streaming ha fatto scacco lo scorso anno quando ha di fatto eliminato la possibilità di condividere l’account tra amici. In realtà tale possibilità non era mai stata prevista o accettata dall’azienda, tuttavia finché la pratica non consentita ha permesso al brand di diffondersi e crescere è stato chiuso più di un occhio.

Le novità netflix fanno infuriare gli utenti – cantolibre.it

Il primo bilancio che ha palesato uno stallo nella crescita del capitale ha spinto Netflix a mettere in atto ciò che minacciava da tempo: bloccare la possibilità di condividere l’account con chi non fa parte del nucleo familiare. Al fine di indorare la pillola a chi per anni – anche se in una forma non propriamente lecita – ha contribuito a far crescere il brand, l’azienda americana ha permesso sia di mantenere la condivisione account, il profilo e i dati con un pagamento extra di 5 euro al mese (quindi di fatto un secondo abbonamento base).

L’altra possibilità offerta dal gigante dello streaming per rimanere su Netflix e pagare tanto quanto si faceva condividendo l’account è stata quella di sottoscrivere un abbonamento con pubblicità. La mossa era rischiosa ma ha pagato, dopo lo stop alla condivisione sia il numero di utenti complessivo che i guadagni sono aumentati riportando il bilancio e il trend in positivo.

Contestualmente Netflix ha sostituito il TIER d’abbonamento base con quello con pubblicità, permettendo tuttavia agli utenti che avevano sottoscritto in precedenza il piano base di mantenerlo allo stesso costo. Una scelta compiuta per non scontentare ulteriormente l’utenza, anche perché aumentare il piano base o toglierlo sarebbe stato visto come una punizione per chi ha sempre seguito le regole.

Netflix rimuove il piano base e costringe gli utenti a prendere una decisione: furia sul web

Insomma tutti sono stati felici e contenti alla fine per lo stop alla condivisione, ma Netflix ha necessità di aumentare i profitti e il piano con pubblicità è sicuramente il miglior modo per riuscirci. Per quanto possa essere profittevole una strategia che prevede il pagamento di un abbonamento mensile, chiaramente l’inserimento di pubblicità offre un potenziale di guadagno ben superiore, soprattutto con i numeri a disposizione del colosso dello streaming.

C’è tale consapevolezza dietro la mossa attuata in questi giorni da Netflix in USA e UK. In pratica l’azienda ha mandato delle e-mail ai suoi utenti spiegando che il loro piano base senza pubblicità non esiste più e che presto non gli sarà consentito mantenerlo. La suddetta informa che in automatico l’abbonamento passerà al tier successivo – quello che consente la visione contemporanea su due schermi e qualità video in full HD – con un aumento di 5 dollari al mese (da 7.99 a 12.99).

Ecco i nuovi piani tariffari netflix – cantolibre.it

Netflix informa l’utenza che c’è anche la possibilità di evitare l’aumento di spesa mensile e consiste nel passare al piano standard con pubblicità che consente anche un risparmio (4.99 invece che 7.99). Di fatto gli utenti sono obbligati a pagare di più o accettare le pubblicità se vogliono rimanere abbonati.

Ovviamente il ricatto ha fatto infuriare molte persone che nei giorni passati hanno sfogato tutta la propria rabbia su X, un utente ad esempio scrive: “Sceglierò una nuova opzione…Ma punire i clienti leali in questo modo…Che mossa povera“, altri annunciano l’intenzione di abbandonare l’abbonamento: “Aumenti drasticamente il prezzo mensile dicendomi che posso scegliere una versione più economica ma tempestata di pubblicità? Non lo farò” e ancora: “Non spenderò denaro per essere bombardato di pubblicità, adesso basta“.

Attualmente in Europa Netflix non ha posto in essere questa nuova mossa, ma con ogni probabilità non manca molto. Il dilemma che però gli abbonati si pongono è il seguente: quanto tempo passerà prima che aumentino nuovamente anche gli altri tier d’abbonamento?

Fabio Scapellato

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