TURISMO

Contro i turisti da Instagram, percorsi per proteggere i posti da sogno: “È necessario”

La Svizzera, con le sue vette innevate, i laghi cristallini e i paesaggi da cartolina, ha sempre esercitato un fascino particolare sui viaggiatori di tutto il mondo.

Tuttavia, negli ultimi anni, l’incremento del turismo di massa alimentato dai social media e dagli influencer sta mettendo a dura prova alcune delle località più pittoresche del Paese.

Un esempio emblematico è quello di Lavertezzo e della Valle Verzasca, soprannominata le “Maldive di Milano”. Un video virale pubblicato su YouTube nel 2017 ha trasformato questa tranquilla valle ticinese in una meta assediata da migliaia di turisti. Le conseguenze? Parcheggi selvaggi, rifiuti sparsi ovunque e la necessità per le autorità locali di introdurre regole più severe per la gestione dei flussi turistici.

Dal cinema alle Alpi: l’impatto culturale sul turismo

Non solo i social media ma anche il cinema contribuisce a modellare le destinazioni preferite dai viaggiatori. La diga della Valle Verzasca è diventata famosa grazie al salto all’elastico di James Bond in “Goldeneye”, mentre il pontile sul lago di Brienz è stato reso celebre dalla serie sudcoreana “Crash Landing on You”. Quest’ultimo caso ha portato alla decisione controversa di introdurre un tornello a pagamento per accedere al pontile, tentando così di controllare l’afflusso dei fan asiatici attratti dalle scene romantiche della serie.

Anche personaggi famosi come Ashton Kutcher e Roger Federer hanno avuto un ruolo nell’indirizzare i flussi turistici verso specifiche destinazioni svizzere. La pensione Äscher-Wildkirchli ne è un esempio lampante: dopo essere stata immortalata sulla copertina del National Geographic e promossa sui social dagli influencer citati, si è trovata costretta a cedere la gestione a causa dell’eccessivo afflusso di visitatori.

Bellezze della Svizzera (Cantolibre.it)

Di fronte a questi fenomeni emergono diverse strategie mirate a contenere gli effetti negativi del turismo indotto dai social media. Il canton Appenzello Interno sta cercando modi per frenare il turismo di massa mentre Lucerna punta a limitare la diffusione degli Airbnb. Inoltre, gli uffici turistici elvetici stanno adottando tattiche innovative come quella del “chiodo scaccia chiodo”, ingaggiando influencer che promuovano regioni meno note al grande pubblico nella speranza che ciò possa alleggerire la pressione sui luoghi più popolari.

Mentre la Svizzera cerca soluzioni sostenibili per gestire l’impatto del turismo digitale sui suoi paesaggi incantevoli, rimane chiaro che l’equilibrio tra conservazione delle bellezze naturali e accoglienza dei visitatori rappresenta una sfida complessa in un mondo sempre più connesso.

Roberto Arciola

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